Il
modano è un cannello con cui i pescatori rammagliano le reti. Per me qui è una metafora del blog in cui m'ingegno di rammagliare le mie memorie per rievocare
eventi del passato.
Oltre
questo blog, chi lo volesse potrebbe leggere anche
gli altri due miei blog:”Poesia e forma.blogspot.com”-- “Echi e richiami.blogspot.com”
Nel porticciolo i pescatori rapidi
Con gli agili modani
Rammagliano le reti
E ritessono trame di speranze
Lise al tonfo dell’approdo.
IL BLOG: LE MIE INTENZIONI.
Ho riaperto casualmente un paio di cartelle dimenticate. Vi avevo raccolto vecchi miei
scritti pubblicati su varie riviste ed appunti, che ora possono stare anche
vicini ad altri più recenti e non pubblicati o a quelli che ancora mi verranno
in mente.
Mi viene voglia di riportarli alla
visibilità non più con la stampa, ma nella dimensione della scrittura
elettronica. E’ una voglia di raccontare, di dire, che prende spesso i vecchi,
poiché essi avvertono di tornare in polvere,
ma non vogliono che si disperdano nel nulla le loro memorie, le loro
esperienze, i loro affetti, i loro sentimenti.
Memorie e sentimenti che essi hanno ricevuto
e tratto dalla società e dalla cultura, che hanno ereditato, elaborato e
vissuto con le loro esperienze e che sentono il bisogno di riconsegnare in
qualche modo a quella stessa società e a quella stessa cultura con le varianti
personali che vi hanno impresso.
Per le generazioni che ci hanno preceduto, la
riconsegna era costituita prevalentemente dai racconti e dai colloqui dei nonni,
comunque dei più vecchi. Racconti che nel tempo si stratificavano in miti e
leggende, usi, tradizioni. Per qualche verso, quelle sono state le generazioni
più fortunate, proprio perché potevano riconsegnare e trasmettere dal vivo il
loro mondo con le loro narrazioni orali; non per niente Platone era contrario
alla scrittura come strumento che avrebbe
deteriorato i costumi e la
polis.
Con questo mio blog, io intendo in qualche
modo e in qualche misura riconsegnare
almeno ai
pochissimi che lo leggeranno una parte del mio mondo, specialmente quella che
riguarda il mio rapporto con la mia terra. Riporterò qui scritti già
pubblicati, qualche mia poesia, qualche nota d’arte, certe mie noterelle già
edite ed anche nuovi scritti.
Forse sarà anche un modo per rivivere
esperienze ed eventi; forse anche per sentirmi vivo nei rimandi delle mie
relazioni con quel mondo, che oggi mi appare come un deserto di rapporti
sociali, tranne quelli unidirezionali ad un centro indeterminabile che sembra dirigere
le informazioni e muovere i fili di quei
rapporti come li muoverebbe un burattinaio, secondo una trama che solo lui può
conoscere.
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