SECONDO ATTACCO AEREO
Quel primo attacco aereo che aveva fatto
esplodere un deposito di carburante lungo la strada di Montelibretti evidentemente
fu un avvenimento che ci segnò, perché gli alleati scoprirono le strade intorno
cui i tedeschi tenevano nascosti i depositi di carburante, di dinamite e
tritolo e di grossi proiettili per il rifornimento del fronte di Cassino.
Dopo qualche giorno infatti,
non ricordo in quale degli ultimi di marzo, io e mio fratello stavamo a
“Sandunicola” e in quel momento parlavamo con un confinante, che vangava il suo
campo di là dalla siepe di confine col
nostro podere.
Improvvisamente , venendo dalla
parte di Montorio, si lanciarono a bassa quota sopra di noi due cacciabombardieri
inglesi, che fecero un giro e poi sempre più a bassa quota ci mitragliarono
quasi a falciare con i proiettili rasoterra.
Noi corremmo a perdifiato a
ficcarci dentro una grotta di pozzolana poco distante, dove giunse pure il
nostro confinante, che aveva saltato la siepe e corso alla disperata. Intanto i
cacciabombardieri avevano fatto un altro giro, ma questa volta
sganciarono diversi spezzoni, che, scoppiando, fecero tremare la terra e la
grotta.
Dopo che era finito l’attacco, notammo che due schegge avevano fatto
due buchi nelle lamiere di copertura del casaletto e che vari spezzoni erano
scoppiati qua e là radendo con le schegge la terra e squarciando i fusti dei
nostri giovani olivi. Un grappolo di sei spezzoni invece non era esploso ed era
infisso a quasi un metro sotto terra in mezzo all’erba e a una cinquantina di
metri da noi.
E’ strano che allora io non mi chiedessi
perché mitragliassero noi che eravamo in mezzo alla campagna, percorsa solo da
mulattiere. Eppure non potevano prenderci per tedeschi: perché volevano sparare
a noi in mezzo alle campagne? Perché miravano a noi che stavamo vangando?
Perché spezzonavano i nostri campi? Me lo chiedo ancora adesso.
Evidentemente allora non me lo
chiesi, perché vedevamo come nemici solo i tedeschi e non potevamo pensare che
i piloti inglesi ci percepissero ancora come loro nemici. Altrimenti perché ci
dovevano sparare in mezzo alla campagna?
Strana situazione la nostra di
quei giorni. E veramente tragica.
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